domenica 2 ottobre 2011

C'era una volta...

"C'era una volta una valle con tanti mulini ad acqua..."
Mi sono data alle favole per bambini? Mio figlio ha preso possesso del mio blog?
Nulla di tutto questo. Oggi ho piacere di approfondire un discorso che mi sta a cuore: il valore nutrizionale delle farine raffinate.
Proprio come in una favola, fino a pochi decenni fa il panorama era arricchito dai mulini, costruzioni create per ricavare farina a partire dai chicchi di grano sfruttando la forza di acqua o vento.
Le antiche macine erano costituite da pietre scelte in base a determinate caratteristiche di durezza e porosità e scalfite in modo da perfezionare il processo di molitura.
Oggi tale operazione è effettuata utilizzando dei cilindri scanalati e la setacciatura è operata mediante tessuti di fibre di seta. L'acqua è stata definitivamente sostituita dall'elettricità.
Il sistema di molitura influenza la qualità della farina in maniera rilevante: i cilindri dei moderni mulini girano ad una velocità elevata che provoca surriscaldamento e conseguente perdita delle componenti più delicate (vitamine). La setacciatura rigorosa elimina tra l'altro le componenti più grossolane (proteine, fibre, parti oleose) fornendo un prodotto finale costituito da semplice amido.
I vantaggi, esclusivamente economici, riguardano la produzione di maggiori quantità di grano, in modo da soddisfare le sempre più ingenti richieste del mercato, e l'allungamento dei tempi di conservazione, essendo le farine prive dei componenti che nel tempo che ne causano l'irrancidimento.
Il prodotto finale consiste però in una polvere assolutamente inconstitente da un punto di vista nutrizionale e gustativo che necessita di aggiunte successive di grassi vegetali, grassi animali, maltizzati, etc.
Anche le farine reclamizzate come integrali non son altro che farine bianche addizionate di semplice crusca ma a cui mancano ancora minerali, oli, vitamine, aromi e le parti proteiche contenute nel germe.
Ci comportiamo come se, ricevendo un regalo, scartassimo l'oggetto e tenessimo per noi involucro e fiocco.
Il mio consiglio è di scegliere, quando possibile, prodotti non industriali e che presentino caratteristiche più genuine.

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